Un itinerario alla scoperta del sito archeologico di Monte Iato, fra le vestigia dell'antica città.
Un tour ricco di interessanti emergenze monumentali e scorci paesaggistici che spaziano da San Vito Lo Capo a Monte Cammarata e da Rocca Busambra – Ficuzza alle Madonie.
Dopo un breve tratto urbano della città si raggiungerà il “Sentiero dei Militi” uno dei più antichi percorsi che raggiunge il Monte Iato. Prossimi alla quota più alta, si entrerà letteralmente in città superando una postierla (piccola porta) realizzata nel circuito murario già nell’antichità, per un ingresso a dir poco emozionante!
Attraverso le rovine della città antica, tra strade, abitazioni ed edifici di riunioni politiche e di svago, i visitatori si immergeranno completamente nella vita dell'epoca, accompagnati dal racconto di archeologi e guide turistiche abilitate.
Informazioni sul trekking:
Escursione ci circa 3 km (in andata) con ampie aree di osservazione paesaggistica e alcuni tratti in salita.
Livello percorso: Escursionistico.
Si ricorda che il percorso è di andata e ritorno quindi le distanze sono ripetute.
Consigli pratici:
Abbigliamento comodo, scarpe da trekking, zone con ampio soleggiamento e possibilità di vento. Crema solare, cappello, adeguata riserva idrica, bastone o bastoni, pranzo a sacco.
Punto di partenza: via Macello, 2 - San Giuseppe Jato (PA) (piazzale davanti Guardia Medica e corso Umberto I).
Orario: 9:40 (raduno), fino alle 16:00 circa.
Ticket: €14/ €7 (under 15).
Prenotazione obbligatoria tramite i contatti:
3279849519 | 3208361431
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--- Info sul sito---
Grazie alle indagini archeologiche, sappiamo che la presenza umana sul monte iniziò già forse 1000 anni prima di Cristo con un villaggio o con vari agglomerati di capanne. Gli abitanti indigeni, di cultura sicano-elima, cominciarono ad avere rapporti con i greci delle colonie siciliane verso la fine del VII secolo, come testimoniano le importazioni di ceramiche da varie zone del mondo greco. Intorno al 550 a.C. viene costruito il cosiddetto Tempio di Afrodite accanto alla Casa a Peristilio ed anche la prima fase della cinta muraria si data a questo periodo. Dopo una fase di abbandono nel V secolo, la città venne in pratica rifondata verso il 300 a. C. secondo i canoni dell’urbanistica e dell’architettura ellenistica, con la realizzazione di un’ampia agorà, di un pretenzioso teatro e di grandi e ricche dimore private abbellite con affreschi, mosaici e sculture e dotate certamente di un livello superiore al piano terra. In epoca medievale la città divenne la principale roccaforte delle rivolte della popolazione islamica contro i Normanni, caduta nel 1246 per mano di Federico II.
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